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Mangimifici CaReDi: impianti su misura grazie anche agli adattamenti CAMLogic

16/06/2021

CaReDi progetta e costruisce impianti completi chiavi in mano e a misura per il cliente. Nata nel 1972 a Sant’Elena di Silea (Treviso), negli anni si è specializzata nei macchinari per la produzione di mangimi, pet food e pellet. A oggi CaReDi è formata da un team di circa trenta persone ed è amministrata dai figli e nipoti dei tre fratelli fondatori dell’azienda.

Con quasi cinquant’anni di esperienza, CaReDi è diventata sinonimo di affidabilità, robustezza, precisione e prestigio nel mondo della mangimistica. Per rispondere ad alti standard di sicurezza e controllo nell’automazione si affida agli indicatori di livello CAMLogic, vediamo quali nell’articolo.

Certificazione ATEX, fondamentale per il settore mangimistico

L’industria alimentare è molto di più che miscelare materie prime: progettare, sviluppare e costruire macchine per il settore industriale mangimistico richiede determinate certificazioni che assicurano la qualità del processo di lavorazione e dei prodotti ultimati. La qualità è il primo requisito, ma è inoltre fondamentale garantire la sicurezza degli impianti con strumentazioni marcate ATEX.

Quello mangimistico è tra i settori principali che fanno uso di apparecchiature destinate all'impiego in zone a rischio di esplosione; un aspetto che CaReDi ha saputo soddisfare con l’offerta CAMLogic, come conferma Michele Pizzolato, Amministratore Delegato di CaReDi:

“In CaReDi progettiamo le macchine per la lavorazione e il trasporto del materiale alimentare interamente all’interno dello stabilimento trevigiano con l’impiego di personale qualificato e materiali di alta qualità. Abbiamo scelto di rivolgerci a CAMLogic, perché è rinomata per quanto riguarda i sensori di livello. L’efficienza e l’efficacia dimostrate ci confermano ogni giorno quanto ci aspettavamo all’inizio da questo partner.”

CaReDi cercava inoltre una soluzione per la costruzione di impianti su misura completi, adattabili a più lavorazioni. Questo e la certificazione ATEX non sono state le uniche ragioni che hanno portato l’azienda trevigiana a scegliere CAMLogic. Il 30-40% della produzione di CaReDi, infatti, viene esportato all’estero, motivo per cui si ha l’esigenza di installare un sensore di livello resistente ai ritmi di produzione, al materiale e al tempo e che richieda la minor manutenzione possibile.

La soluzione individuata per CaReDi

Nel caso del progetto CaReDi le necessità sono quelle di realizzare impianti:

  • certificati ATEX;
  • adattabili;
  • durevole negli anni.

CAMLogic ha trovato risposta alle richieste di CaReDi nella linea PFG05 caratterizzata da sensori a elica il cui funzionamento è basato sulla rotazione continua dell'elica che, incontrando la resistenza del materiale, si blocca provocando l'azionamento di un microinterruttore e dando quindi segnalazione della presenza del materiale stesso.

I principali modelli installati all’interno di tramogge e silos sono due:

Tuttavia, occasionalmente vengono utilizzate anche delle prolunghe sfuse senza protezione lunghe 1 metro, da aggiungere direttamente agli strumenti in fase di montaggio così da poterle adattare facilmente alla lunghezza effettiva necessaria.

Valutare la configurazione più idonea di eliche e prolunghe è uno degli aspetti principali del lavoro di analisi che CAMLogic offre al cliente. La possibilità di prolungare lo strumento risponde a parametri non solo di spazio e materiale, ma anche riempimento e svuotamento del contenitore e dalla presenza di altre parti meccaniche in movimento. Le varianti di prolunghe CAMLogic sono 4, scopri quali sono nell’approfondimento dedicato.

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