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Ridurre la forza elastica della molla permette a un indicatore rotativo di rilevare materiali dal peso specifico minore, ma potrebbe anche aumentare il rischio di falsi segnali perché la molla risulterebbe troppo debole per far tornare il motorino nella posizione iniziale.
Tenendo in considerazione questa possibilità, per mantenere alto il proprio standard di affidabilità, CAMLogic ha individuato la strada da percorrere per aumentare la sensibilità dell’indicatore verso materiali con bassa densità senza rischiare eventuali malfunzionamenti.
Il corretto funzionamento di un indicatore rotativo è un equilibrio di diverse forze:
Si va, infatti, ad agire sulla coppia di reazione dell’elica sul materiale, modificando forma e dimensioni. Con l’aumento della superficie d’attrito dell’elica, del numero di pale o del suo raggio d’azione si ottiene quindi un aumento della coppia di reazione dell’elica sul materiale.
Scegliere un’elica idonea è fondamentale per il corretto funzionamento dello strumento. Di seguito sono elencati e approfonditi i fattori da valutare.
Ogni materiale ha una densità minima da considerare durante la scelta dell’elica, che dovrà avere la capacità di rilevare una densità minima maggiore o uguale a quella del materiale.
È perciò sconsigliato scegliere un’elica adatta a materiali medio-pesanti per rilevare materiali molto leggeri come la cenere perché l’elica rischierebbe di non avere la superficie d’attrito necessaria e sufficiente a rilevarlo e girerebbe a vuoto “scavando” una nicchia.
Tuttavia, le eliche adatte a materiali leggeri funzionano bene anche sui pesanti a patto che siano adeguatamente protette dalla caduta diretta o dal peso del materiale, specialmente nel caso di livelli di minimo. In questi casi è sempre necessario prevedere una protezione per la parte dell’indicatore inserita all’interno del silo (elica ed eventuale prolunga).
In tutti i casi in cui non sia possibile montare l’elica dall’interno occorre tenere presente il diametro minimo di installazione, cioè la misura del foro di passaggio più piccolo che la singola elica è in grado di attraversare.
Le versioni a 1 pala generalmente passano attraverso diametri piccoli, quelle a più pale invece richiedono fori di installazione di dimensioni maggiori.
L’elica deve poter ruotare liberamente lungo la sua traiettoria, senza incontrare ostacoli quali pareti del silo, protezioni e rinforzi. L’ingombro in rotazione è dato dal diametro del cilindro ideale che occupa l’elica durante la sua completa rotazione.
In caso di installazione all’interno di filtri ciclonici, o ovunque ci siano forti correnti d’aria, è preferibile adottare eliche a 2 o 3 pale in modo da avere un maggior equilibrio delle forze aerodinamiche ed evitare falsi segnali da parte dell’indicatore rotativo.
Le eliche in materiale plastico sono un ottimo compromesso tra economicità e durata nel tempo e, in caso di installazioni tradizionali, sono la scelta migliore. Le eliche CAMLogic in materiale plastico sono realizzate in poliammide PA6 per garantire un’elevata resistenza meccanica, assieme ad una buona resistenza chimica e all’abrasione.
In tutti quei casi in cui siano richieste prestazioni particolari, come elevate caratteristiche meccaniche, impieghi ad alta temperatura o rischio di accumulo elettrostatico, è possibile scegliere le eliche in acciaio inox EN 1.4403 (AISI 304) conformi anche al contatto alimentare.
Tutte le eliche CAMLogic sono intercambiabili sui vari modelli di indicatori rotativi (PGF05, PFG57, PFG09). Scopri l’intera gamma oppure contattaci per sapere qual è la più adatta al tuo impianto.
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