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Revamping: quando aggiornare l’impianto industriale

03/03/2021

Nel precedente articolo dedicato alla rubrica CAMLogic sul revamping ATEX si è parlato della valutazione del rischio esplosione per installazioni nuove, ma come comportarsi con apparecchiature e macchine immesse nel mercato prima del 2003, anno della prima Direttiva ATEX 94/9/CE? Fabrizio Bellini, consulente per il revamping, illustra i passi fondamentali per aggiornare l’impianto industriale ante 2003.

Esame della disposizione delle macchine

Come nel caso di un impianto moderno, il primo passo rimane la classificazione delle zone di rischio in termini di pericolo di esplosione. La piantina definita viene poi sovrapposta al layout dell’impianto per associare a ogni macchina una o più zone, considerando anche quelle indotte dal suo funzionamento e dal processo.

La sovrapposizione richiede un sopralluogo del personale esperto per valutare la coerenza tra classificazione delle aree e funzionamento delle macchine, e l’associazione ad ognuna di esse di un livello di protezione dal rischio di esplosione.

Valutazione della possibilità di revamping

Sulla base dei risultati così ottenuti, l’esperto esamina un’eventuale trasformazione della macchina in questione per rispondere ai requisiti di sicurezza. In questo caso si parla di revamping della macchina mirato all’adeguamento ai requisiti di sicurezza e all’ammodernamento generale. Aggiornare l’impianto industriale con il revamping comprende interventi di diverso tipo, dalla manutenzione straordinaria, alle implementazioni funzionali e di controllo (retrofit) delle macchine.

Avviamento del processo di revamping

Una volta ricevuta l’approvazione dello studio di fattibilità, la fase successiva si focalizza sul progetto di revamping, considerando anche costi e tempi di fermo della macchina. Il processo prevede almeno le seguenti attività:

  • redazione delle specifiche tecniche con supporto grafico e fotografico;
  • selezione e ordine dei materiali e dei componenti di acquisto;
  • interventi meccanici ed elettrici di sostituzione;
  • collaudo.

Contemporaneamente viene redatto il fascicolo tecnico della macchina risultato del revamping. L'esperto incaricato svolge anche gli adempimenti normativi e si interfaccia con un Ente Notificato, nel caso in cui sia necessaria la certificazione.

Al termine del revamping la macchina dev’essere sicura secondo gli standard attuali, verosimilmente anche ammodernata grazie all’installazione di nuovi dispositivi di controllo e automazione, come gli indicatori di livello CAMLogic. I nostri strumenti di misurazione sono molteplici, si differenziano sulla base del principio di funzionamento e  possiedono la certificazione ATEX adatta anche in casi di rinnovamento industriale.

Un esempio pratico del processo di revamping

Supponiamo che una macchina abbia un asse che ruota su cuscinetti, che per natura generano superfici calde e potrebbero rappresentare potenziali sorgenti d’innesco.

La valutazione individua come misura di riduzione del rischio l’introduzione di un dispositivo di monitoraggio della temperatura per il controllo della potenziale sorgente di innesco. Questo sensore di livello è collegato a un sistema di controllo in grado di bloccare la macchina in caso di superamento dei limiti di sicurezza.

Lo stesso sistema di controllo può essere utilizzato anche per la gestione di altri parametri utili per l’ottimizzazione della produttività, come accade già per gli indicatori CAMLogic. Occorre però tenere presente che l’adeguamento agli standard di sicurezza (revamping) è cogente, mentre il miglioramento delle performances (retrofit) è significativo nell’ambito dell’aumento della produttività dello stabilimento. Se ben condotti, entrambi migliorano condizioni e qualità del lavoro.

Quando aggiornare l’impianto industriale?

A questo punto sorge un quesito: quando conviene il revamping rispetto all’acquisto di una nuova attrezzatura? Le ragioni non sono soltanto di carattere economico, ma contemplano fattori come il prolungato fermo impianto e l’adattamento delle interfacce che la sostituzione imporrebbe.

Solitamente il revamping è la strada preferenziale all'ammodernamento dell’impianto, ma non se:

  • gli interventi sulla macchina sono troppo radicali e costosi;
  • la nuova macchina offre una produttività irraggiungibile con la vecchia;
  • la nuova macchina garantisce condizioni di lavoro migliori per gli operatori.

In ogni caso è opportuno, prima di procedere all’acquisto di una o più nuove tecnologie, consultare un esperto per capire se ci siano possibilità di revamping, ottimizzando l’investimento, la sicurezza e la produttività dell’impianto intero.

Proprio in tema di aumento di produttività dell’impianto, CAMLogic offre un servizio di valutazione dello stato e un intervento esperto in materia. Contattaci se vuoi aumentare la produzione senza cambiare impianto.

 
Articolo scritto in collaborazione con Fabrizio Bellini, consulente per la progettazione, il revamping e la certificazione di apparecchiature e macchine destinate ad operare in presenza di atmosfera esplosiva. Per approfondimenti o chiarimenti, è possibile contattare l’ingegnere Bellini inviando una email a f.bellini_epe@outlook.it.

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