Su 1460 centri di stoccaggio di cereali in Italia risulta che il 64% di essi abbia più di 30 anni di età e che solo nel 40% dei casi siano stati realizzati interventi di ampliamento, ammodernamento o ristrutturazione, il cosiddetto revamping industriale. Cosa rivelano questi risultati?
I dati riportati, raccolti nel 2019 dall’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA), aiutano a orientare le politiche future per l’aumento della competitività nella filiera cerealicola. Un processo da attuare con il giusto partner, come CAMLogic che fornisce strumentazioni certificate e in grado di soddisfare un mercato in continua evoluzione.
E da questa premessa nasce la volontà di CAMlogic nell’approfondire il tema del revamping a supporto delle aziende. In questo e nei prossimi articoli troverete, infatti, le risposte alle domande più comuni che impiantisti, installatori e utilizzatori finali si pongono prima di effettuare un revamping.
A rispondere l’ingegnere Fabrizio Bellini, Explosion Protection Senior Engineer, che vanta un’esperienza pluriennale nella consulenza, progettazione e valutazione di impianti industriali in ambiente ATEX.
In ogni caso si precisa che le informazioni presentate in questo articolo e nei prossimi dedicati al revamping sono di carattere generale e che per avviare un processo di ammodernamento industriale consigliamo di interpellare una figura professionale a parte.
Il revamping è la ristrutturazione, l’aggiornamento o il rifacimento di impianti industriali, anche complessi, al fine di allungarne il ciclo di vita all’interno del processo produttivo. Si può decidere di rinnovare sia per questioni tecnologiche che per questioni normative, ma ovviamente la combinazione dei due aspetti porterà vantaggi maggiori, soprattutto nel lungo periodo.
In particolare, un intervento di revamping industriale andrà a sostituire la tecnologia utilizzata su un macchinario industriale mantenendo la struttura di partenza. Applicando soluzioni tecnologiche all’avanguardia si otterranno migliorie dal punto di vista dell’efficienza e della qualità.
Un ulteriore punto da prendere in considerazione è che il rinnovo di un impianto industriale esistente è sostanzialmente meno costoso rispetto all’implementazione di un progetto totalmente nuovo, pur potendo ottenere un risultato complessivo ottimale.
Anche le tempistiche solitamente si accorciano non dovendo progettare ex novo tutta la linea produttiva.
Parlare di revamping ATEX di macchine e impianti significa applicare le tecnologie più aggiornate e performanti con particolare attenzione al rispetto delle direttive ATEX.
ATEX (ATmosphères EXplosives) è il nome convenzionale che raggruppa due Direttive dell’Unione Europea:
In molti luoghi di lavoro l’ambiente potrebbe essere esplosivo a causa delle sostanze infiammabili presenti o introdotte nell’aria dal processo produttivo. Una condizione comune nell’industria petrolchimica, nelle miniere e dovunque vengano immagazzinati e movimentati materiali infiammabili o che potrebbero produrre gas infiammabili.
Limitare la presenza di sostanze pericolose ed eliminare le fonti di innesco sono due metodi altamente efficaci e utilizzati nei piani di revamping ATEX. Proprio in quest’ottica CAMLogic ha ottenuto nel 2003 la certificazione ATEX per la propria gamma produttiva, con cui si propone per le attività di revamping industriale.
Ma come si deve valutare il rischio esplosione degli impianti? Ne parliamo nel prossimo articolo con l’ingegnere Fabrizio Bellini.