Giugno è notoriamente il periodo dell’anno in cui più si inizia a pianificare la manutenzione dell’impianto industriale, approfittando dei fermi o della riduzione dei ritmi lavorativi nei mesi estivi. Organizzare in anticipo gli upgrade e le sostituzioni indispensabili al buon funzionamento del processo è molto comune e offre la possibilità di ottimizzare i tempi di esecuzione e quelli di approvvigionamento dei componenti, senza ricorrere a interventi last minute che a volte rischiano di risultare approssimativi.
Come già detto nel precedente articolo riguardante la manutenzione, essa non rappresenta solamente un intervento conservativo per allungare la vita di un macchinario, ma è anche un’occasione per migliorare l’efficienza, la produttività e l’affidabilità dell’intero processo.
L’introduzione di norme come l’ISO 55000-1-2, in continua evoluzione, ha definito le linee guida per l’implementazione e l’applicazione sistematica e strutturata di sistemi di Asset Management. Dall’analisi del ciclo di vita di una macchina si ricavano, infatti, informazioni utili per la programmazione di interventi su macchinari fin dall’inizio, considerando i dati in possesso già nella prima fase di progettazione di un nuovo impianto.
I manutentori quindi non solo devono programmare gli interventi per prevenire eventuali problemi di usura, ma ancor più devono offrire assistenza a chi dovrà integrare, rinnovare o progettare un impianto esistente con nuovi strumenti e macchinari.
Sin da subito, la scelta di sistemi di qualità facilita l’organizzazione della manutenzione di un impianto. Uno strumento o un macchinario in grado di garantire alti livelli di affidabilità, infatti, è preferibile ad altri che vengono venduti nell’immediato a un costo inferiore, ma che aumenterebbe nel lungo termine.
Inoltre, per uno stesso tipo di applicazione è preferibile standardizzare la propria scelta su un dispositivo conosciuto e apprezzato per la sua durabilità. In questo caso sarà molto più semplice reperire ricambi, accessori o nuove versioni intercambiabili con quella più obsoleta senza dover sconvolgere un processo ben avviato e performante. A questo proposito gli strumenti di misurazione CAMLogic garantiscono affidabilità e qualità da oltre cinquant'anni. Viene offerta una linea molto ampia di indicatori di livello, suddivisi secondo il principio di funzionamento, abbiamo infatti: indicatori di livello rotativi, indicatori di livello capacitivi, sensori di livello a galleggiante, indicatori di livello conduttivi, indicatori di livello a pendolo e sensori di livello a pressione. Vi è poi una linea di prodotti dedicata al controllo della velocità di rotazione di un qualsiasi albero rotante, parliamo di controllagiri.
Come abbiamo visto nel caso del revamping di un miscelatore, spesso è sufficiente adeguare o aggiornare solo alcune parti di un macchinario per ottenere vantaggi e risparmio nell’immediato, senza dover rinunciare all’efficienza delle nuove tecnologie.
CAMLogic da oltre 50 anni cura direttamente sia la progettazione che la produzione dei propri strumenti di controllo del processo. Grazie al collaudo del 100% dei propri prodotti, è sicura di fornire della strumentazione di alta qualità, durevole, efficiente ed affidabile ai propri clienti. Contattaci se cerchi un nuovo indicatore di livello per avviare la manutenzione dell’impianto.